Descrizione
C’è una città con mille problemi, una donna in coma e tante altre cose che non tornano. Ma, per paradossale che sia, quella smorfia sul suo viso non è di dolore.
C’è la Karachi di oggi, una megalopoli modernissima e antica allo stesso tempo, dal cui ginepraio provengono raffiche di parole che si stampano sui muri, sul retro dei risciò, sulle t-shirt dei suoi abitanti e nelle canzoni popolari.
E poi c’è Ayesha, una giovane donna dalla lingua affilatissima e in conflitto perenne con il proprio mondo. Il loro scontro, cruento e rabbioso, apre la strada all’esplorazione minuziosa della città e ricompone il ritratto serioso e ironico di una ragazza pachistana dei giorni nostri.
“Pakistan Graffiti getta luce nuova sul tessuto della società pachistana. Minhas tira fuori la ‘figura mancante del padre’ in una cultura che ha sempre creduto di essere fermamente patriarcale”.
The Hindu
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