Descrizione
Personaggi indimenticabili e spassosi si alternano sul filo di una trama che continuamente ribalta le proprie premesse. Un libro che appassiona il Messico da oltre quarant’anni.
Città del Messico, anni ’60. La differenza tra poliziotto e sicario non esiste quando si tratta di uomini come Filiberto García. Ed è proprio di lui che le alte cariche del governo messicano intendono servirsi per sventare un complotto internazionale.
I tempi stringono e il presidente degli Stati Uniti rischia di essere ucciso. Filiberto ha quarantotto ore per svolgere le indagini secondo i propri metodi poco ortodossi.
Il complotto – che coinvolge FBI, KGB, militari e politici messicani – le trasforma in quarantotto ore di sangue. Le piste da seguire si accavallano e si confondono tra oscuri caffè cinesi, fumerie d’oppio, donne misteriose e agenti segreti. L’unico modo per portare a termine la missione è la legge della giungla: uccidi prima di essere ucciso. E Filiberto non perde mai l’occasione di essere il primo. Ma anche l’armatura di quest’uomo disilluso e tutto d’un pezzo può essere scalfita quando il suo destino s’incrocia con quello della giovane e bella Martita.
Capostipite del noir messicano, questo romanzo è anche un’analisi disillusa della realtà postrivoluzionaria del Messico e della corruzione delle sue istituzioni.
“Rafael Bernal deve avere un posto tra gli scrittori messicani più celebrati del secolo scorso. Il complotto mongolo è uno di quei rari libri di culto che continua a essere ripubblicato”.
La Jornada
LEGGI LE PRIME PAGINE DEL LIBRO
igor breschi –
Un noir davvero ben scritto! Mi è piaciuto. Tra i libri più belli letti negli utlimi tempi…